Le foreste miste del bacino del Po
Il Po nasce ad ovest della penisola italiana, scorre per 652 km e
sfocia ad est nel Mare Adriatico, ricevendo diversi affluenti lungo il suo
corso; la pianura, nella parte orientale, è attraverstata anche da
Adige, Brenta, Piave e Tagliamento, nel sud-est dal Reno. Il paesaggio
è una campagna fertile con una lunga storia di insediamenti umani.
Il terreno è generalmente piatto, costellato di boschi costituiti
principalmente da carpino bianco e querce (farnia, cerro e rovere) e, in
misura minore, frassino, olmo e acero campestre.
L'ambiente fluviale è un paradiso per rettili e anfibi; uno
degli anfibi minacciati di estinzione, la raganella, vive nelle foreste
decidue umide, ma il suo areale è in diminuzione; anche la
sottospecie italiana del rospo della vanga vive in quest'area ma, come
tutti gli anfibi, è sempre più minacciato dall'inquinamento
provocato dalle attività agricole. Tra i rettili troviamo il
ramarro, la lucertola delle muraglie e la natrice viperina, che vive
presso l'acqua e diventa completamente acquatica nei caldi mesi estivi;
tra i mammiferil cinghiale, capriolo, riccio, donnola, martora, tasso,
volpe rossa e daino. Gli uccelli di maggiore interesse sono attratti dalle
zone umide lungo il fiume e lungo la costa: anatre, aironi, cigni, oche
selvatiche, e tanti altri. L'ecoregione è anche un importante punto
di passaggio per gli uccelli migratori che si spostano verso l'Europa
settentrionale e verso l'Africa.
In questa fertile regione agricola, sfruttata dall'uomo da
più di 2000 anni, rimane molto poco della vegetazione originaria; i
fiumi sono inquinati da scarichi agricoli e industriali; frane e
inondazioni sono molto frequenti e destano preoccupazione.
Veronica, Daniele
Classe I B, Porpetto, 2001-02
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