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Clima, territorio e interventi dell'uomo, sono i fattori che
conferiscono ai corsi d'acqua una particolare fisionomia. Procedendo
da Ovest verso Est, incontriamo il fiume Livenza, il Tagliamento, i
fiumi di risorgiva, l'Isonzo e i
fiumi carsici.
Il Livenza segna un tratto di confine tra il Friuli e il
Veneto, in particolare il tratto montano e pedemontano fino alla
confluenza con il Meduna.
Segue il Tagliamento che è il più lungo
fiume della regione; nasce nei pressi del Passo della Mauria, a quota
1195 e dopo un percorso di 60 km, in
territorio carnico, piega
verso Sud. In questo tratto raccoglie tutti i suoi maggiori affluenti
che provengono da Nord e si immettono nel Tagliamento dalla sponda
sinistra. Il secondo tratto scorre da Venzone a Pinzano, ai piedi
delle Prealpi Carniche, ricevendo le acque del Leale, Arzino,
Venzonassa e il Ledra. Dopo aver attraversato l'anfiteatro morenico
(all'altezza della stretta di Pinzano) segue il suo corso in pianura
sfociando, a delta, nei pressi di Lignano.
Fra il Tagliamento e l'Isonzo, lungo la linea delle risorgive,
nascono i fiumi di risorgiva
i quali contribuiscono a creare il tipico paesaggio della
Bassa Friulana.
Un altro dei maggiori fiumi della regione è
l'Isonzo; nasce nelle Alpi Giulie, in Val Trenta, nell'attuale
Slovenia e prosegue verso il mare con un caratteristico percorso a
zig-zag. Nell'ultima parte del suo tratto entra nella Pianura
Isontina. Del bacino idrografico dell'Isonzo fanno parte diversi
fiumi: lo Judrio, il Vipacco, l'Idrijca, la Versa e, attualmente,
anche il Natisone
e il Torre che al tempo dei romani sfociavano in un altro luogo,
presso Aquileia (costruita proprio sulla foce dell'antico Natisone).
Nella Venezia Giulia ricordiamo il Timavo, il cui corso
si sviluppa in parte sotto l'altopiano carsico e il Rosandra
che dà il nome alla più conosciuta valle.
Vanessa, Veronica
Classe I B, Porpetto, 2001-02
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